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domenica 27 aprile 2014

La Nostra Giornata della Terra

Nonostanta la pioggia incessante e le problematiche logistiche ad essa correlate l'Osservatorio SOStenibile colpisce ancora!!

  




 
Per festaggiare la Giornata della Terra il gruppo dell'Osservatorio ha coinvolto i più piccoli in attività ludico-formative rivisitando il "gioco del fazzoletto".



I bambini non erano divisi con i classici numeri, ma in ortaggi e, una volta preso il fazzoletto, per aggiudicarsi il punto dovevano indovinare la stagione in cui si raccoglie l'ortaggio che avevano come contrassegno.



Si sono dimostrati molto preparati in materia e soprattutto molto simpatici e stimolati.
L'attività ha avuto molto successo e ha fatto divertire grandi e piccini, che, nonostante l'età diverse, avevano voglia di festeggiare con noi questa Giornata!

 
L'evento è stato promosso dall' Osservatorio SOStenibile, in partenariato con Settexsette ComunInsieme, Viração e Riomasvos, in occasione della Camminata organizzata dall'Unità Pastorale "Cristo Salvatore".

lunedì 25 novembre 2013

29 novembre 2013, ore 20.00, Sala Consiliare - Comune di Denno - A QUALCUNO PIACE CALDO! Ultimi aggiornamenti sui cambiamenti climatici

I ragazzi dell’Osservatorio SOStenibile sono lieti di invitarvi al prossimo appuntamento, dopo l’esperienza come Agenzia di Stampa Giovanile alla Conferenza sui Cambiamenti Climatici (COP19) tenutasi a Varsavia dall’11 al 22 novembre.

Durante la serata si parlerà di cambiamenti climatici. Roberto Barbiero, coordinatore dell’Osservatorio Trentino sul Clima (PAT), ci parlerà del V Report dell' IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) pubblicato lo scorso settembre e farà un inquadramento sulla COP19.

I ragazzi dell'Osservatorio SOStenibile che hanno seguito la COP19 di Varsavia come Agenzia di Stampa Giovanile vi racconteranno la loro esperienza e le attività alle quali hanno partecipato.

Vi aspettiamo numerosi.


giovedì 14 novembre 2013

Alla COP tutto è possibile!



Eccoci qui, cercando disperatamente un po’ di caffè per dare il via ad una nuova giornata intensa e ricca di appuntamenti. Proprio mentre facciamo slalom per afferrare un pasticcino e una brioche tra un delegato e un funzionario, una signora in tailleur sentendo il nostro italiano, ci blocca e si presenta: “Ciao, sono un funzionario del ministero degli esteri, voi chi siete?”. Ancora un po’ addormentate e in preda ad un momento di smarrimento ci presentiamo come Agenzia di Stampa Giovanile Internazionale e raccontiamo cosa stiamo facendo qui alla COP19. Le chiediamo se dall’Italia è arrivata una grande delegazione e come si presenta il nostro stato alle negoziazioni. Con un tono un po’ formale ci fa notare che già da domenica gli “italiani” sono arrivati in massa e che l’Italia è uno degli Stati che più supporta la Conferenza. Come potevamo non accorgercene effettivamente, in Italia non si fa che parlare di questo!
Stavamo cercando di farle qualche domanda, ma quando lei ci ha chiesto il nostro biglietto da visita il nostro cervello è completamente impazzito, poichè non riusciva più a seguire questo scambio di ruoli in atto.
Soddisfatte dall’inizio della mattinata e dall’attenzione che la delegata ha mostrato nei confronti dell’Agenzia, abbiamo pensato di finire i nostri pasticcini sedute comode sui divanetti, tenendo sempre sott’occhio il buffet. E come sempre il cibo non tradisce mai: ecco che un uomo in giacca e cravatta si siede con noi e inizia a raccontarci come funziona il REDD+ e il problema della deforestazione. Questa volta un po’ più preparate e sveglie, cogliamo l’occasione e ci facciamo spiegare bene come è definito questo meccanismo, frutto di lunghe negoziazioni delle Nazioni Unite. Ci illustra principalmente gli aspetti tecnici e non poteva essere diversamente visto che stavamo “chiacchierando” con un ricercatore scientifico dell’Unione Europea!
Ma la fortuna era proprio dalla nostra parte: una collega del nostro interlocutore si avvicina e prende il suo posto. Ecco allora un’altra “chiacchierata” su un altro main topic di questa COP: “adattamento e mitigazione, collegando poi lo sviluppo della resilienza climatica, il “loss and damage”, l'importanza della riflessione sul ruolo della donna come leva promotrice del cambiamento, ma soprattutto l'equità nella suddivisione delle responsabilità ambientali”. In modo chiaro ci guida all’interno di queste tematiche e ci “illustra” il ruolo dell’UE. Ci lascia il suo biglietto da visita e ci invita a Bruxelles. Abbiamo capito subito che questo divanetto è il posto perfetto dove fare incontri e non va abbandonato per nessuna ragione al mondo! Ancora una volta avevamo pensato bene: dopo aver ripreso fiato e sistemato un po’ le idee, arriva Stefano Caserini, professore al Politecnico di Milano e coordinatore del blog scientifico Climalteranti al quale rivolgiamo un’intervista. È bello potersi confrontare con un esperto di comunicazione e cambiamenti climatici, chiedere consigli e condividere le sue esperienze, provando così a capire quali sono le azioni che noi giovani dovremmo intraprendere per migliorare questa Italia e la mancanza di informazione sui problemi ambientali.
Chiaccherate di questa intensità sono più uniche che rare e gli spunti emersi ci hanno aiutato a
comprendere meglio cosa sta accadendo qui alla COP19.

REDD+ e le proposte degli indigeni

di Carlotta Dolzani e Sara Cattani, della Agenzia di Stampa Giovanile/Osservatorio Sostenibile, nella COP19

L’agricoltura in fase d’espansione, la conversione delle foreste in pascolo, l’urbanizzazione del territorio e numerosi altri scenari di degrado ambientale stanno ostacolando gli obiettivi del piano 20-20-20 (ovvero le misure pensate della UE per il periodo successivo al Protocollo di Kyoto) ed in particolare risultano completamente in antitesi rispetto alla necessità di riduzione delle emissioni di CO2.
In quest’ottica si colloca il tentativo di creare un valore finanziario per l’anidride carbonica depositata nelle foreste: tale azione prende il nome di REDD+ (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) e incentiva i paesi in via di sviluppo a utilizzare meglio le risorse ambientali contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Lo scopo è investire in strumenti economici per ridurre le emissioni di CO2, ciò in funzione di combinare strategie per la protezione dell’ambiente a uno sviluppo economico più equo.
La conferenza che ha avuto luogo nella mattinata del 13 novembre nella sala Wroclaw ha visto la partecipazione di due negoziatori di Canada e Svizzera, dei rappresentanti delle popolazioni indigene (Juan Carlos e Roberto) che vivono nella foresta dell’Amazzonia e di un delegato del Perù, organizzatore della COP20 che si terrà a Lima il prossimo anno. I due delegati latino-americani hanno espresso preoccupazione per una situazione complessa e pericolosa che potrebbe avere risvolti drammatici per le popolazioni indigene, le quali sarebbero costrette a cambiare radicalmente il loro stile di vita. Una vita basata su un'agricoltura attenta alla biodiversità e ad un corretto utilizzo del territorio che non porti allo sfruttamento di quest'ultimo. La sfiducia nei confronti del REDD+ è giustificata dal fatto che si tratti di un meccanismo rivolto all’interesse dei Paesi industrializzati, i quali pretendono di utilizzare la foresta amazzonica come luogo di stoccaggio di CO2 offrendo compensazioni economiche agli Stati coinvolti.
L'obiettivo fondamentale durante questa COP è quello di mettere pressione e gettare le fondamenta per quella che sarà la negoziazione della COP 20, che, tenendosi in Perù, potrebbe finalmente portare a dei risultati concreti per il territorio andino. Una delle richieste che vengono avanzate ormai da tempo è poter avere una posizione attiva all’interno delle negoziazioni e ci si auspica “che nel 2014 non vi siano solo fogli volanti e idee irraggiungibili, ma che venga stilato un piano d’azione concreto per “raffreddare” il pianeta e risolvere il problema delle emissioni di anidride carbonica”. Roberto conclude fiducioso: “a Lima potremo davvero fare la differenza”.

mercoledì 13 novembre 2013

Gli alberi non tradiscono, non odiano, irradiano solo felicita' e amore...

I giorni passano in fretta qui in Polonia, e dopo tre giorni di COP iniziamo a farci un'idea di come funzionano le cose e come muoverci.
I movimenti giovanili per il cambiamento climatico di tutto il mondo sono in fermento e cercano di coinvolgere il maggior numero possibile di giovani dentro e fuori dalla zona ufficiale di negoziato.
Oltre alle conferenze e ai vari side events, si stanno organizzando anche flash mob per creare consapevolezza nella popolazione di Varsavia e sensibilizzare la cittadinanza.











Ieri in mattinata abbiamo partecipato, con grande soddisfazione, a un evento organizzato dall'ONG Klub Gaja e dalla municipalita' di Varsavia in cui abbiamo piantato, assieme ad altri partecipanti e ai bambini delle scuole elementari, circa 4500 alberi.
Non solo alta politica dunque, ma anche azioni concrete per migliorare, un pezzettino alla volta, il nostro pianeta! Ci siamo molto divertiti a partecipare a questo tipo di attivita', e ci siamo sentiti un po' piu' utili e speranzosi nei confronti del nostro futuro.
Goccia dopo goccia nasce un fiume, ci hanno sempre detto, e speriamo che la goccia che ieri abbiamo lanciato nel mare piantando pochi simbolici alberi possa essere solo una delle tante gocce di porteranno alla creazione del mare di cambiamento di cui il nostro amato pianeta ha bisogno!

Se volete sapere cosa faremo nei prossimi giorni, state sintonizzati sul nostro blog!!

sabato 9 novembre 2013

L'Osservatorio Sostenibile a breve alla COP!9

Tutto è pronto per la partenza prevista per domenica 10 ottobre: destinazione Varsavia, dove l''Osservatorio Sostenibile sarà impegnato a seguire i negoziati della Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico. Una settimana intensa di interviste, conferenze, incontri con gli altri giovani del mondo che come noi hanno tanta voglia di mettersi in gioco.
C'è chi si occuperà di scrivere articoli, chi di "punzecchiare" i delegati dei paesi con l'aiuto dell'amico Pinocchio, chi di tastare l'atmosfera che si percepisce per le vie di Varsavia.
Check-in fatto, badge (e sciarpa) al collo, macchina fotografica e penna alla mano, dopo mesi di preparazione e organizzazione del viaggio, possiamo dire che ci manca solo saltare sull'aereo che ci porterà a Varsavia.
Seguiteci sul blog dell'Osservatorio Sostenibile, qui vi terremo informati su ciò che accadrà nei prossimi giorni e sulle decisioni che verranno prese sulle sorti del pianeta.
A presto!